La sicurezza, i conflitti e le armi
"Il vero castigo per chi mente è di non poter credere a nessuno".
(George Bernard Shaw) Perché è possibile battere la guerraLa guerra sembra sempre inevitabile. La violenza sembra sempre il sale di ogni relazione. Di conseguenza, di armi e soldati sembra non si possa fare a meno. A costo di sacrificare investimenti in sanità, servizi sociali, qualità della vita. C'è un'ovvia verità: con i miliardi di dollari spesi in armi si potrebbero risolvere molti dei problemi del pianeta Terra. È tanto ovvia che non la ricordiamo mai. E, soprattutto, non la imponiamo mai ai nostri governi. Le Borse che crollano. Le sempre annunciate "invasioni" dei migranti. Le stesse cronache di delitti efferati. Tutta l'agenda dei media sembra farci distrarre dall'inutilità della guerra e dell'investimento smodato in armi. La sicurezza, gli strumenti per difendersi, gli investimenti in personale della difesa sono certo indispensabili. Il bisogno di sicurezza viene subito dopo le necessità di base, come dormire, bere e mangiare. Quello che i media non ci raccontano, tuttavia, è che la violenza e la guerra sono una cosa; e i conflitti sono un'altra cosa. I conflitti sono indispensabili per la crescita delle persone, sono gestibili e vi sono tecniche per farli diventare persino lievito nelle relazioni. I conflitti non vanno confusi con la guerra. Ne sono, per molti aspetti, il contrario, quando sono gestiti. La guerra è violenza, è omicidio, è distruzione. Il conflitto, quando viene gestito, è la condizione per nuove relazioni, per nuove condizioni di vita e per nuove libertà. Di qui l'importanza di leggere con occhio critico le notizie sulle guerre e sui conflitti. Le notizie ci portano a tematizzare la gestione del conflitto? Oppure vogliono farci credere che solo la violenza e la guerra possono prevalere? Lo stesso vale per il crimine comune, i delitti, i femminicidi: sono fenomeni inevitabili? Oppure, come le alluvioni, possono essere arginati e addirittura prevenuti? Maurizio F. Corte (Foto di copertina di NestoR019 da Pixabay) CRIMINI DIMENTICATI. Antonietta Longo, femminicidio del 1955Questo mese proponiamo, da Crimini Dimenticati, con l'articolo di Anna Ceroni, un caso che oggi chiameremmo di femminicidio, accaduto nel 1955, a Roma. È la vicenda di Antonietta Longo, trentenne siciliana.
GIORNALISMO SCOMODO. La "bambina rapita" costruita dai giornaliRipercorriamo la vicenda di Milena Sutter, 13 anni, sparita a Genova il 6 maggio del 1971. E trovata senza vita in mare due settimane dopo. Il caso fu presentato dalla stampa come il rapimento e l'omicidio di una "bambina": fin dall'inizio si scelse la menzogna come metodo di indagine. Audio & Video scelti per riflettere"BABY GANG E CRIMINALITÀ GIOVANILE". Esperti a confronto per comprendere un fenomeno oltre i racconti mediaticiLe baby gang sono il risultato di mancate politiche di integrazione, disuguaglianze economiche, influenza di modelli criminali strutturati, aggregazioni giovanile fluide. E dell'amplificazione resa possibile dai social media". Vai al video "LUTRING, IL MAESTRO DELLA RAPINA". Il podcast su uno dei più noti banditi della Mala Milanese negli Anni Sessanta Il podcast di Carlo Lucarelli racconta la vita di Lutring, un ladro gentiluomo che nascondeva il mitra in una custodia di violino e si distingueva per il suo codice d’onore. SEGNALAZIONI. Film e serie tv. Media. Intelligenza artificiale🎬 News e recensioni su film e serie tv? Eccoti la rubrica su Film e Serie Tv al Cinema e Online ANGOLO RÉCLAMEPer i tuoi acquisti, scegli un negozio fisico della tua zona. Se invece compri online, cerca quanto ti serve sul sito di AMAZON. Se ami il vino, con le emozioni e il gusto che ti trasmette allora ti consigliamo SVINANDO, l'eccellenza dell'enoteca online. C'è poi un cibo naturale, salutare e di qualità che puoi avere a casa tua con FITPORN®. EDUCATION. Comunicazione europea, Media e GiornalismoCerchi un Master universitario online che ti specializzi nella Comunicazione digitale, l'Unione Europea e il Giornalismo? La risposta la trovi nel Master universitario in “Comunicazione europea, Media e Giornalismo interculturale”. Qui trovi tutte le informazioni utili: MASTER IN COMUNICAZIONE EUROPEA, MEDIA E GIORNALISMO INTERCULTURALE DÉJÀ VU. Guerra e bramosia d'amore...“Carlo Martello” (F. De André) MediaMentor™ - Media, Conflitti & Crime Newsletter è curata da Maurizio F. Corte. Le foto sono da fonti aperte: i credits sono segnalati nel nome dei file. La newsletter, con periodicità mensile, è edita dall'Agenzia Corte&Media. Direttore responsabile e coordinatore scientifico: Maurizio F. Corte |
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Quando il pregiudizio è alleato del crimine “Ti concentri sugli indizi, ma ti sfuggono le tracce”. (Dal film "I segreti di Wind River") Dal movente alle relazioni personali Il movente distrae. Concentrarsi solo sul movente è il modo migliore per rischiare di commettere errori, prendere abbagli e dare l'opportunità - al vero colpevole di un delitto - di farla franca. Chi si rifà alla Psicologia Investigativa di David Canter, che ho avuto l'onore di intervistare nel dicembre 2011 all'Università...
Il crimine e il ruolo dell'Intelligenza Artificiale “Sotto il governo di un tutto repressivo, la libertà può essere trasformata in un possente strumento di dominio”. (H. Marcuse, L'uomo a una dimensione) Quella mente alla velocità della luce Non esistono - se non in misura assai limitata - criminali espressione di menti psicopatiche. Il criminale esiste là dove esiste un crimine. E un crimine esiste là dove una legge stabilisce che un certo comportamento è reato. È questo - sintetizzato ai...
Guerra. I conflitti sono davvero inevitabili? “La morte? Una puttana come le altre”. (E. Hemingway, in risposta a una domanda su cosa sia la morte)) Finché c'è conflitto... c'è speranza Un dato è certo. Se con il nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si arriva a una pace in Ucraina vuol dire che la pace era possibile già tre anni fa. Ovvero, ancora prima che la Russia di Putin invadesse il territorio ucraino (febbraio 2022). Non si tratta di stare dalla parte delle democrazie...